Il cartellone 2019
Venerdì 20 settembre, ore 20.30
Domenica 22 settembre, ore 16
LA TRAVIATA
Opera in tre atti, libretto di Francesco Maria Piave
tratto dalla pièce teatrale “La dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio
musica di Giuseppe Verdi
personaggi e interpreti
Violetta Valéry Francesca Sassu
Flora Bervoix Beatrice Mezzanotte
Annina Elena Sizova
Alfredo Germont Jay Kwon
Giorgio Germont Angelo Veccia
Gastone Saverio Pugliese
Il barone Douphol Gianni Giuga
Il marchese d’Obigny Jenisbek Piyazov
Il dottor Grenvil Davide Procaccini
Giuseppe, servo di Violetta Alessandro Pucci
Un commissionario Bruno Venanzi
Un domestico di Flora Gianluca Ercoli
direttore Andrea Sanguineti
regia Stefania Panighini
scene Andrea De Micheli
costumi Veronica Pattuelli
luci Michele Cimadomo
Orchestra Sinfonica “G. Rossini”
Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” M° del Coro Davide Dellisanti
nuovo allestimento
coproduzione
Fondazione Teatro delle Muse, Daegu Opera House, IMG Artists
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Venerdì 11 ottobre, ore 20.30
Domenica 13 ottobre, ore 16
LA SONNAMBULA
Opera in due atti, libretto di Felice Romani
dal ballet-pantomime “La somnambule ou L’arrivée d’un nouveau seigneur” di Eugène Scribemusica di Vincenzo Bellini
personaggi e interpreti
Il conte Rodolfo Alessandro Spina
Teresa Isabel De Paoli
Amina Veronica Granatiero
Lisa Maria Sardaryan
Elvino Marco Ciaponi
Alessio Giuseppe Toia
Un notaio Anzor Pilia
direttore Alessandro d’Agostini
regia e scene Cristian Taraborrelli
costumi Angela Buscemi
video Fabio Massimo Iaquone
Orchestra Sinfonica “G. Rossini”
Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” M° del Coro Davide Dellisanti
Orchestra Fiati Di Ancona
nuovo allestimento Fondazione Teatro delle Muse
Giungono direttamente dal romanticismo europeo i due titoli della stagione lirica del Teatro delle Muse di Ancona, “La traviata” e “La sonnambula”: entrambi s’incentrano su un personaggio femminile, definito attraverso un aggettivo che giudica la prima dal punto di vista della morale comune e la seconda da quello scientifico. Nelle scelte artistiche prevale la ricerca dal punto di vista scenotecnico e registico e la valorizzazione di giovani talenti da tutto il mondo.
Nell’ampia offerta lirica dell’Italia centrale, affidata alle fondazioni lirico sinfoniche e ai teatri di tradizione ma non solo, la proposta di Ancona si diversifica in quanto non agganciata ad altri enti territoriali di produzione e dunque proponendosi come “unica”. I due titoli notissimi che compongono la stagione 2019, “La traviata” e “La sonnambula”, sono infatti nuovi allestimenti prodotti dal Teatro delle Muse che non saranno replicati in Europa (il primo è coprodotto da un teatro sudcoreano). La stagione si concentra nell’inizio dell’autunno in quanto, nei mesi successivi, il Massimo dorico ospita una ricca stagione articolata in prosa, danza e proposte collaterali.
Il cartellone della lirica si apre venerdì 20 settembre (replica domenica 22 settembre) con La traviata di Giuseppe Verdi, diretta da Andrea Sanguineti e con la regia di Stefania Panighini, mentre la seconda opera in scena alle Muse sarà venerdì 11 e domenica 13 ottobre La sonnambula di Vincenzo Bellini diretta da Alessandro D’Agostini e con regia e scene di Cristina Taraborrelli.
Le due opere sono legate da molte connessioni, non solo per il titolo espresso da un aggettivo che definisce la protagonista. Attorno a Violetta Valery – la Signora delle Camelie di Alexandre Dumas figlio, che racconta di una donna in carne e ossa, Alphonsine Plessis – c’è la Parigi non ancora Ville Lumière ma già capitale del mondo artistico e intellettuale, capace di fabbricare miti e di distruggerli dentro una vita febbrile. Amina – La somnambule di Eugène Scribe e Germaine Delavigne – è circondata dalla piccola comunità di una valle alpina, pronta a reagire con ingenuità, credula superstizione, pettegolezzo e riprovazione a quanto accade alla giovane, inconsapevole del suo sonnambulismo. Per Verdi e Bellini la verità risiede nei sentimenti delle protagoniste, in particolare nel dolore profondo che imprime nelle loro anime un amore pieno e incondizionato. Un fiore è il suggello di entrambe le storie : la camelia offerta ad Alfredo da Violetta perché la riporti “quando sarà appassita”, il mazzo di violette che Elvino dona all’amata come pegno d’amore appassito nello spazio d’un giorno. La Traviata muore, augurando ad Alfredo una moglie legittima ; Amina è discolpata e sposa felicemente Elvino, che ha vinto le sue gelosie.
Il nuovo allestimento dell’opera verdiana è realizzato in co-produzione con un’importante istituzione teatrale coreana, Daegu Opera House. Lo sguardo di Stefania Panighini coglie Violetta rinchiusa tra le mura di un “hortus conclusus”, un giardino in cui fiorisce un amore destinato troppo presto a sfiorire. Scene e costumi situano l’allestimento in un’Ottocento che s’avvia a una crepuscolare conclusione.
Sul podio sale un giovane direttore italiano, Andrea Sanguineti, che ha affinato a Vienna il suo talento, avviando una luminosa carriera nei teatri tedeschi e austriaci ed è al suo primo Verdi in Italia. La compagnia di canto prevede un gruppo di giovani che vantano esperienza verdiana, a cominciare da Francesca Sassu nel ruolo del titolo e da Jay Kwon, tenore coreano di educazione italiana, come Alfredo. Presta a Germont padre la sua esperienza il baritono Angelo Veccia.
La sonnambula apparirà per la prima volta nel ricostruito Teatro delle Muse e si avvarrà di una nuova produzione firmata per la regia e le scene da Cristian Taraborrelli, figura di primo piano nel panorama del teatro italiano, scenografo per diverse produzioni d’opera di Giorgio Barberio Corsetti e altri, produzione caratterizzata dai video di Fabio Massimo Iaquone, uno dei pionieri dell’intermedialità e dell’applicazione della videoarte nell’ambito del teatro e dell’opera, che ha collaborato con registi come Robert Wilson e Giorgio Barberio Corsetti. Sul podio Alessandro D’Agostini, che si è andato affermando in questi ultimi anni soprattutto nel repertorio belcantistico, mentre sul palco giovani artisti al debutto nell’opera belliniana : Veronica Granatiero (Amina), Marco Ciaponi (Elvino), Alessandro Spina (il Conte Rodolfo) e Maria Sardaryan (Lisa).
In entrambe le produzioni saranno presenti l’Orchestra Sinfonica Rossini e il Coro Lirico Marchigiano preparato da Davide Dellisanti.
Quest'articolo è stato scritto da Francesco Rapaccioni