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Stresa 2019 : La musica classica in chiave originale

La bellissima edizione 2019 dello Stresa Festival, firmata Gianandrea Noseda nell'ambiente incantevole del Lago Maggiore

Stresa 2019 : La musica classica in chiave originale

Sergio Rizza — 12 Luglio 2019
Stresa Festival: 14 luglio-8 settembre 2019

 

Consumatosi il fattaccio al Teatro Regio di Torino, c’è solo un modo, oramai, per godersi il talento di Gianandrea Noseda senza emigrare: bisogna andare sul Lago Maggiore, a Stresa e nei luoghi d’incanto delle Isole Borromee, alla Loggia del Cashmere dell’Isola Madre o al Salone degli Arazzi all’Isola Bella, al Regina Palace Hotel o all’Eremo di Santa Caterina del Sasso di Leggiuno, quindi sedersi e assistere ai concerti. Sono 26 quelli che compongono lo Stresa Festival di quest’anno (14 luglio-8 settembre, www.stresafestival.eu), arrivato alla 58ª edizione e alla 20ª personale di Noseda in qualità di direttore artistico.

Gianandrea Noseda

Anche quest’estate è ben marcata l’impronta che la “bacchetta” milanese (direttore musicale della National Symphony di Washington e, dal 2021, Generalmusikdirektor all’Opera di Zurigo, solo per dire i suoi maggiori impegni sulla scena internazionale) ha voluto imprimere, rivoluzionando la precedente, gloriosa e tradizionale gestione di Italo Trentinaglia de Daverio : interpreti d’eccezione impegnati in programmi super originali, vivacissimi, capaci di mescolare generi e stili con naturalezza ed eleganza di proposta, sposando la musica con il cinema, l’arte, il balletto, la videoarte, la letteratura. Nota importante : per gli under 26 sono previsti 4 concerti gratis e, in generale, biglietti a 5 e 10 euro.

La manifestazione, “Scoprendo il presente/ Discovering the present – Saper leggere gli eventi attraverso la musica”, è, come al solito, divisa in due segmenti. In luglio, a partire dall’inaugurazione del 14 all’Isola Bella (una kermesse crossover e diffusa intitolata “Idoli”), ci saranno, fino al 23 luglio, nove appuntamenti tra jazz, fado, letture : si sottolineino, almeno, i concerti con Avishai Cohen (16 luglio), John Surman (17), Dan Tepfer in Trio (il 19, con, in prima assoluta, una rielaborazione del Pulcinella di Stravinskij commissionatagli dallo Stresa Festival), Danilo Rea (20), Teresa Salgueiro (23 luglio) e il pomeriggio dedicato alle violenze domestiche con la scrittrice e avvocato Simonetta Agnello Hornby e la vocalist Filomena Campus (“Credevo che”, 19 luglio).

Orquestra de Cadaques

La seconda parte della manifestazione è invece dedicata alla musica “classica”, declinata però, come vedremo, in modo molto originale. L’apertura, il 23 agosto, “Pergolesi incontra Mozart (con Stravinskij)”, vede Noseda sul podio dell’Orchestra di Cadaquès per il Pulcinella di Stravinskij, solisti di canto Barbara Frittoli, Piero Pretti e Nicola Ulivieri, e per il Concerto K 503 per pianoforte e orchestra di Mozart, solista Pierre-Laurent Aimard. Sarà una “perla”, questa, del filone tematico “Fra Classico e Neoclassico” dopo il Pulcinella commissionato a Tepfer e prima del richiamo di Paisiello alla stessa maschera napoletana che Antonio Florio illustrerà con la sua Cappella Neapolitana (5 settembre), sempre sotto il segno di Pergolesi (e dello pseudo Pergolesi).

RNO, Russian Nation Orchestra

La chiusura, l’8 settembre, sarà con la Russia Nation Orchestra diretta da Mikhail Pletnev, con Nikolai Lugansky al pianoforte (Terzo di Rachmaninoff e Nona sinfonia di Sciostakovic).

Maurizio Pollini

Tra gli “estremi” si sviluppa un cartellone di ricchezza davvero festivaliera. Qualche esempio ? Il recital di Maurizio Pollini, che torna dopo mezzo secolo (2 settembre, con Brahms, Nono e la Hammerklavier di Beethoven). Ottavio Dantone e l’Accademia Bizantina che eseguono l’Offerta musicale di Bach (29 agosto).

Pierre-Laurent Aimard

Pierre-Laurent Aimard, ancora lui, che, “pianista in residenza” (novità di quest’anno), dopo l’inaugurazione patrocinerà un concerto di quattro allievi della sua masterclass (26 agosto), e quindi si esibirà in un suo recital solistico dedicato alle variazioni, dalle Goldberg a Benjamin, a Knussen e Webern (27 agosto). Le improvvisazioni all’organo di Wayne Marshall (3 settembre, Chiesa di Sant’Ambrogio). Il violino di Akiko Suwanai (4 e 6 settembre, Eremo di Santa Caterina del Sasso) tra Bach e Bartok, Jolivet, Piazzolla. La coppia Daniele Rustioni-Francesca Dego che, con l’Orchestra della Toscana, eseguirà Bach, Mozart e Haydn (28 agosto).

Francesca Dego

Non si possono non menzionare, però, altre tre serate, i programmi di due delle quali sono commissioni dello Stresa Festival in prima assoluta. Tutte e tre le serate sono all’insegna dell’incontro tra le musica e le altre arti. Le “creazioni” sono “Preludi e fughe – Geografia antropica”, dove il pianista Roberto Prosseda interpreterà i Preludi e Fughe di Sciostakovich “accompagnato” dalle coreografie della compagnia di Simona Bucci (30 agosto), e “Le due avanguardie”, dove l’Orchestra “Verdi” di Milano, diretta da Juan Antonio Montaño, eseguirà le musiche di José Maria Sanchez-Verdu a commento della proiezione del film muto La caduta della Casa Usher, capolavoro di Jean Epstein del 1928 (31 agosto).

Chiude questa sintetica rassegna la serata dedicata alla pittrice secentesca Artemisia Gentileschi, tra un concerto dell’Accademia d’Arcadia, col soprano Roberta Invernizzi, la lectio magistralis del critico d’arte Vittorio Sgarbi e la videoarte di Anagoor (25 agosto).

Crediti foto: © Lorenzo di Nozzi (Gianandrea Noseda)
© Joan Tomás (Orquestra de Cadaques)
© Cosimo FIlippini (Maurizio Pollini)
© Davide Cerati (Francesca Dego)
© Marco Borggreve (Pierre-Laurent Aymard)


© Sergei Demidov (RNO)

Quest'articolo è stato scritto da Sergio Rizza

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