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Viaggio affascinante nei "Sentieri selvaggi"

L’edizione 2019, la ventiduesima, di una rassegna musicale sempre straordinaria

Viaggio affascinante nei "Sentieri selvaggi"

Luciana Fusi — 3 Febbraio 2019
Concerti all'Elfo-Puccini, Milano, dall’11 gennaio al 27 maggio, tutti alle ore 21

Sentieri selvaggi

È il nome dell’ensemble e della stagione concertistica milanese che nel tempo hanno saputo conquistare un pubblico crescente di giovani e di appassionati alla musica contemporanea. Quest’anno si presentano con un’importante novità: programmi non più dedicati solo alle composizioni recenti e alle avanguardie ma anche al Novecento storico

 

Sentieri Selvaggi all'Elfo Puccini

Nato nel 1997 su iniziativa degli allora giovanissimi compositori milanesi Filippo del Corno e Carlo Boccadoro, insieme con il giornalista e scrittore Angelo Miotto, l’ensemble “Sentieri selvaggi” si proponeva lo scopo di avvicinare la musica del nostro tempo al grande pubblico. Obiettivo raggiunto fin dai primi concerti a Milano, preceduti da brevi introduzioni all’ascolto accolte con grande favore e ben presto realizzati in collaborazione con i più importanti compositori di spicco internazionale- per citarne solo alcuni, David Lang, Louis Andriessen, Fabio Vacchi, James Mac Millan, Philip Glass, Michael Nyman- che hanno scritto lavori per l’ensemble o gli hanno affidato le loro prime esecuzioni italiane. Non a caso uno dei più illustri fra loro, Fabio Vacchi, ha definito il gruppo diretto da Boccadoro e la sua attività “Faro d’informazione non settaria di quel che succede nella musica contemporanea”. Ma “Sentieri selvaggi” si è fatto anche promotore di una nuova generazione di compositori italiani come Luca Francesconi, Silvia Colasanti, Francesco Antonioni, Giovanni Mancuso, Mauro Montalbetti, Giovanni Verrando.

Ospite d’importanti istituzioni e festival, dalla Biennale di Venezia all’Accademia di Santa Cecilia, alla Scala, a Mito Settembre Musica, partner di Teatridithalia che gli offre le proprie sale, dal 2005 il gruppo organizza una propria stagione di concerti, incontri, masterclass  che dal 2009 hanno sede al Teatro Elfo Puccini, fra i più accoglienti e vivaci di Milano. Quella di quest’anno prevede otto concerti all’Elfo (dall’11 gennaio al 27 maggio, tutti alle ore 21) e uno in tournée al Municipale di Piacenza, all’Alighieri di Ravenna, al Ristori di Verona e al Regio di Parma (fino all’1 giugno).

Ad inaugurare la stagione che si svolgerà all’Elfo Puccini sono due grandi e significative partiture, interpretate dall’ensemble diretto da Carlo Boccadoro e dai suoi solisti in alternanza. La prima è  Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen, capolavoro del nostro tempo che il suo celebre autore scrisse durante la prigionia nel corso della seconda Guerra Mondiale, evocando con quattro strumenti- clarinetto, violino, violoncello e pianoforte- la tragedia di una storica Apocalisse.

Paola Fre

Il secondo è Daedalus, concerto per flauto e ensemble di Luca Francesconi scritto in memoria di Pierre Boulez e in prima esecuzione italiana, opera di limpida tensione drammatica e di avvincente virtuosismo affidato alla flautista Paola Fre  (11 febbraio).

Seguirà un omaggio al compositore milanese Giorgio Colombo Taccani ovvero l’esecuzione completa dei lavori per sestetto che egli ha dedicato, negli anni, a Sentieri Selvaggi. Accostati ad altre sue pagine solistiche per formazioni diverse (4 marzo).

Brani di Stravinskij, Bartók, Milhaud e Berg per trio pianoforte, violino e clarinetto sono in programma insieme a un recente lavoro di Marcello Panni tratto dalla sua opera Hanjo, ispirata a un testo dello scrittore Yukio Mishima (18 marzo).

Flauto e clarinetto, con l’accompagnamento del pianoforte, faranno dialogare tra loro sul tema “musica nel vento” musicisti diversi : da Charles Wuorinen a Franco Donatoni, Derek Bermel, Malcolm Arnold, Alessandro Lucchetti e Dmitrij Shostakovich (25 marzo). Mentre sarà il duo di Maurice Ravel per violino e violoncello a rappresentare il dna dell’eredità novecentesca presente in autori italiani come Giampaolo Testoni, Nino Rota, Sylvano Bussotti e Matteo Franceschini (8 aprile).

Un interessante concerto monografico sarà dedicato a George Crumb, musicista statunitense particolarmente amato ed eseguito in Europa per le sue originali creazioni musicali dall’inconfondibile linguaggio magico e straniante (15 aprile).

Piercarlo Sacco

Il violinista dell’ensemble Piercarlo Sacco affronterà, sotto il titolo “A voce sola”, pagine di Bruno Maderna e di Luciano Berio accanto alla prima assoluta di Vento largo di Mauro Montalbetti (13 maggio).

A chiudere la stagione milanese sarà Carlo Boccadoro con due brani per ensemble e voce solista, scritti in epoche diverse : Un guanciale di nuvole azzurre, che ha debuttato un anno fa, e I cavoli a merenda datato 1991 (27 maggio).

Ai concerti milanesi si aggiunge la tournée del dittico Bach Project, prodotto da Aterballetto, con le Suites Francesi di Bach trascritte da Giorgio Colombo Taccani ed eseguite da “Sentieri Selvaggi”(14 marzo al Teatro Ristori di Verona, 24 marzo al Municipale di Piacenza, 6 e 7 aprile all’Alighieri di Ravenna, 31maggio e 1 giugno al Regio di Parma).

Crediti foto: © Giovanni Daniotti

Quest'articolo è stato scritto da Luciana Fusi

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