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Macerata 2018, spaziare tra gli stili

Presentazione del programma del Festival di Macerata 2018

Macerata 2018, spaziare tra gli stili

Sergio Rizza — 14 Giugno 2018

Macerata Opera Festival 2018
Arena Sferisterio, ore 21

_________________________

20, 29 luglio e 4, 12 agosto
Il flauto magico, di W.A. Mozart
Versione in italiano di Fedele D’Amico
Dialoghi a cura di Graham Vick e Stefano Simone Pintor
Direttore Daniel Cohen
Regia Graham Vick
Scene  e costumi Stuart Nunn
Movimenti ritmici Ron Howell
Luci Giuseppe Di Iorio

Sarastro Antonio Di Matteo
Tamino Giovanni Sala
Pamina Valentina Mastrangelo
Astrifiammante Tetiana Zhuravel
Papageno Guido Loconsolo
Le tre Dame Lucrezia Drei, Eleonora Cilli, Adriana Di Paola
Papagena Paola Leoci
Monostato Manuel Pierattelli
I tre Geni Ilenia Silvestrelli, Caterina Piergiacomi, Emanuele Saltari*
Sacerdote / Oratore Marcell Bakonyi
Due armigeri Marco Miglietta, Stefano Marchisio

Con la partecipazione di 100 cittadini

Orchestra Regionale delle Marche Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini”  maestro del coro
Martino Faggiani altro maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina
*Pueri Cantores “D. Zamberletti” – maestro del coro di voci bianche Gian Luca Paolucci

Coproduzione dell’Associazione Arena Sferisterio con il Palau de LesArtes Reina Sofía di Valencia In collaborazione con Birmingham Opera Company.

__________________________________

21, 27 luglio e 5, 10 agosto
L’elisir d’amore, di G. Donizetti
Direttore Francesco Lanzillotta
Regia Damiano Michieletto
Scene Paolo Fantin
Costumi Silvia Aymonino
Luci Alessandro Carletti
Regista collaboratore Eleonora Gravagnola

Adina Mariangela Sicilia
Nemorino John Osborn
Belcore Iurii Samoilov
Dulcamara Alex Esposito
Giannetta Francesca Benitez

Orchestra Regionale delle Marche Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini”  maestro del coro
Martino Faggiani, altro maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina

Allestimento del Palau de Les Arts Reina Sofía di Valencia e del Teatro Real di Madrid.

___________________________

22, 28 luglio e 3, 11 agosto
La traviata, di G. Verdi
Direttore Keri-Lynn Wilson
Regia e luci Henning Brockhaus
Scene Josef Svoboda
Costumi Giancarlo Colis
Coreografie Valentina Escobar

Violetta Valéry Salome Jicia
Flora Bervoix Mariangela Marini
Annina Marianna Mennitti
Alfredo Germont Ivan Ayon Rivas
Giorgio Germont Luca Salsi (22 luglio e 3 agosto) / Badral Chukuunbaatar (28 luglio e 11 agosto)
Gastone Silvano Paolillo
Il barone Duphol Lorenzo Grante
Il marchese d’Obigny Stefano Marchisio
Il dottor Grenvil Giacomo Medici

Orchestra Regionale delle Marche Coro lirico marchigiano “Vincenzo Bellini”  maestro del coro
Martino Faggiani, altro maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina.

Macerata, Sferisterio, dal 20 luglio al 12 agosto

Costruito nell’Ottocento come stadio per il gioco della “palla col bracciale”, lo Sferisterio di Macerata ritroverà anche quest’estate la sua moderna, ormai consueta vocazione di arena lirica dall’eccellente acustica. Il festival 2018 si intitola #verdesperanza (www.sferisterio.it), e il riferimento è sia al riscatto dopo il terremoto che ha colpito le Marche, sia all’immersione nella natura e nella logica della sostenibilità, destino e dovere ineludibili per noi contemporanei. Testimonial dell’edizione di quest’anno è Mario Cucinella, non a caso, architetto celebre per i suoi progetti eco-compatibili («È un piacere enorme, per me, lavorare lì a Macerata per lo Sferisterio, una struttura straordinaria, meravigliosa», ha detto pochi giorni fa a Milano intervenendo alla presentazione del festival), mentre il Club Alpino Italiano è stato scelto come ente da beneficare con una dedicata raccolta di fondi: l’impegno è per la ricostruzione della Madonna della Cona, la chiesetta sui Monti Sibillini, a 1500 metri di altitudine, colpita dal sisma del 2016.

Il cartellone è firmato da Barbara Minghetti, direttrice artistica appena succeduta a Francesco Micheli, una lunga esperienza al Sociale di Como e all’Aslico prima di approdare in anni recenti al Festival Verdi : la scelta di moltiplicare gli eventi sul territorio e di spaziare tra gli stili porta anche la sua impronta.

Per il teatro musicale, tre titoli. Anzitutto, l’inaugurale Flauto magico cantato in italiano che vede il debutto in loco di Graham Vick, alle prese con “masse” di cittadini maceratesi portati sul palco. La Minghetti non si sbottona sullo spettacolo, « non posso raccontare troppo », ha detto, ma la regia « parla di un mondo inquinato, affaticato, mentre con Pamina si arriverà a un finale di speranza ».

L'Elisir d'amore (Regia Damiano Michieletto)

Seguiranno l’Elisir d’amore “balneare”, con cabine e ombrelloni, di Michieletto ; infine la Traviata “degli specchi”, quella “di” Brockhaus-Svoboda che proprio qui a Macerata vide la luce nel 1992, un allestimento ormai storico, il cui collegamento col tema della natura è garantito, ha detto ancora la Minghetti, dal nome stesso di Violetta e dallo splendido prato di margherite del second’atto.

La Traviata (Regia Henning Brockhaus/Scene Josef Svoboda)

Per il resto, il cartellone prevede il ritorno della danza allo Sferisterio con l’étoile parigina Eleonora Abbagnato (9 agosto, interpreterà Puccini, coreografia di Julien Lestel), la prima assoluta di teatro musicale contemporaneo We can be waves (Teatro Lauro Rossi 25 luglio, 1 e 8 agosto, un progetto su musiche di Luciano Berio e Samuel Hertz, direttore Jacopo Brusa, scenografia di Anne Storandt, mezzosoprano Silvia Aurea De Stefano), gli appuntamenti crossover con Vinicio Capossela (24 luglio), Elio & Francesco Micheli (31 luglio, omaggio a Rossini), Max Gazzè (7 agosto), Lella Costa (2 agosto, con la sua personale Traviata). E molto altro ancora, tra cui La notte dell’Opera (2 agosto), un Flauto magico per bambini sui Monti Sibillini e una bella dormita sotto le stelle proprio allo Sferisterio, in compagnia di un astronomo che insegnerà a “leggere” gli astri in cielo (12 agosto).

Eleonora Abbagnato

Ma la “sostenibilità” di questo festival non è solo ecologica. Romano Carancini, sindaco di Macerata e presidente dell’associazione Arena Sferisterio, ne fa un punto d’onore : « Il conto economico è in equilibrio. Ci teniamo molto. Il denaro pubblico è un mezzo di servizio ». Il 55% del bilancio è costituito da entrate proprie, cioè sbigliettamento e sponsor, « il che significa che il festival si autofinanzia », aggiunge Carancini, anche se il finanziamento pubblico è rilevante e determinante (2 milioni di euro da ministero –Fus‑, Comune e Regione Marche).

Notevole anche l’apporto, recente, dell’Art Bonus, che ha permesso di creare un pacchetto di mischia di mecenati, sorta di riedizione aggiornata di quei 100 maggiorenti locali che, tassandosi, fecero costruire lo Sferisterio. Alla presentazione del festival, avvenuta a Milano, erano presenti, di questi mecenati, Sandro Parcaroli, un importante imprenditore nel campo informatico, ed Elisabetta Perucci, figlia di Carlo, storico direttore del festival.

Luciano Messi, sovrintendente, chiosa : « Il nostro è un festival di produzione. Ed è a chilometro zero, perché le maestranze sono del territorio ». Con l’Orchestra Marchigiana, affidata alle cure di Francesco Lanzillotta, si è stretto ormai un rapporto stabile dallo scorso febbraio, mentre a guidare il Coro lirico “Vincenzo Bellini” è stato chiamato Martino Faggiani, una garanzia.

Francesco Lanzillotta

Crediti foto: © Macerata Opera Festival
© ML Antonelli (Eleonora Abbagnato)

Quest'articolo è stato scritto da Sergio Rizza

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