Wanderer

Menu
  • Opera
  • Concerti
  • Danza
  • Prosa
  • Libri e CD/DVD
  • Varia

Ultimi posts

Macerata Opera Festival 2022 : un nuovo corso

Oro musicale e piombo scenico

Vorrei pianger, ma non posso… Storia di una Lucia di oggi

Opportunità da favola per una rifugiata

I Puritani sono tornati a Roma con elevata raffinatezza musicale

Wanderer
⋄
Concerti
⋄
La corte ottomana, melting pot delle culture musicali del Mediterraneo

Concerto di Hespèrion XXI diretto da Jordi Savall, Aula Magna dell'Università La Sapienza - Roma, 2017-2018

La corte ottomana, melting pot delle culture musicali del Mediterraneo

Annarita Caroli — 6 Maggio 2018

Istanbul

Le musiche ottomane del Libro della Scienza della Musica di Dimitrie Cantemir in dialogo con le tradizioni armene, greche e sefardite

Jordi Savall viola d’arco, lyra e direttore
Hespèrion XXI

con il sostegno del Departament de Cultura della Generalitat de Catalunya e dell’Institut Ramon Llull.

Aula Magna dell'Università La Sapienza - Roma
Sapienza Università di Roma, Piazzale Aldo Moro, Rome, Italie
Scheda del luogo
Aula Magna dell'Università La Sapienza, 17 aprile 2018

Jordi Savall fa tappa a Roma nel suo lungo tour in giro per il mondo e torna alla Istituzione Universitaria dei Concerti IUC con Istanbul e il Libro della Scienza della Musica di Dimitrie Cantemir.

Tutto esaurito per Jordi Savall e l’Hesperion XXI con il concerto Istanbul dedicato alle musiche ottomane che dialogano con le tradizioni armene, greche e sefardite. Era piena di un pubblico appassionato la bella Aula Magna dell’Università La Sapienza a Roma dove la IUC tiene i concerti della sua prestigiosa stagione sotto il grande dipinto murale "L’Italia fra le Arti e le Scienze" di Mario Sironi, creato nel 1935 e restaurato dall’Istituto superiore per la conservazione e il restauro e dalla Sapienza, restituito a novembre 2017 alla sua sede originaria. Poggiati sulle sedie si notavano gli strumenti turchi Kanun e Oud, bulgari Kaval, un Oud dal Marocco, il Santur greco e le percussioni spagnole ; mancava il Duduk un antico strumento musicale tradizionale armeno, noto anche come tsiranapogh "flauto albicocca". Si tratta di un aerofono ad ancia doppia e appartiene alla famiglia dei legni. In seguito alla diaspora armena, lo strumento si è diffuso in gran parte dell'Europa orientale, strumento che, dice Savall, ha un suono che assomiglia più di tutti alla voce umana.


 


Istanbul in Turchia, al crocevia tra due continenti Europa e Asia, era già alla fine del 1600 centro di ricerca e di riferimento della storia. Demitrie Cantemir (1673–1723) vi arrivò a 20 anni prima prigioniero poi diplomatico per suo padre, governatore della Moldovia. Suonava il tanbur e componeva musica, dedicò il suo Libro della Scienza della Musica al Sultano Ahmed III. Le musiche del concerto di Savall e l’Hesperion XXI sono le musiche colte della corte ottomana che dialogano con le tradizioni armene, greche e sefardite e si alternano con musiche della tradizione popolare. Questa raccolta di 355 composizioni scritte con un sistema di notazione musicale inventato da Cantemir è una fonte per la riscoperta della musica strumentale ottomana dei secoli XVI e XVII. C’è stato un lungo lavoro di selezione fra i tanti brani, per scegliere i più rappresentativi e più belli da eseguire in concerto.

Jordi Savall aveva fondato a Basilea nel 1974 l’Hesperion XX, gruppo di musica antica. Con lui l’indimenticata Monserrat Figueras soprano, sua moglie e madre dei suoi figli, e Lorenzo Alpert e Hopkinson Smith. Assieme si dedicarono alla ricerca e al recupero di un repertorio musicale trascurato con criteri di ricostruzione storica e con strumenti originali. Da allora Jordi Savall gira il mondo per studiare e divulgare la musica nata sulle sponde del Mediterraneo. Una ricchissima discografia documenta il loro lavoro negli anni, basta cercare sul sito www.alia-vox.com per avere un catalogo puntuale e le date del loro tour in giro per tutti i continenti.

Pubblico entusiasta e alla fine del concerto Savall come bis ha scelto una danza bizantina e un canto armeno dedicati alle vittime delle guerre in Medio Oriente. Infine ha presentato i musicisti tutti provenienti da diverse culture, Turchia, Bulgaria, Grecia e Marocco e Spagna.


Crediti foto: © Damiano Rosa

Quest'articolo è stato scritto da Annarita Caroli

Dimitrie CantemirHespèrion XXIJordi Savall

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lingue

  • Français
  • English
  • Deutsch
  • Italiano

La Newsletter del Wanderer

Ad

Sul Blog del Wanderer (In francese)

  • IN MEMORIAM PHILIPPE LABRO (1936-2025)
  • LA SAISON 2025-2026 DE LA STAATSOPER DE HAMBOURG
  • SCALA : LE NOUVEAU DIRECTEUR MUSICAL N’EST PAS CELUI QU’ON ATTENDAIT
  • LA SAISON 2025-2026 DE L’OPERA NATIONAL DE PARIS
  • LA SAISON 2025-2026 DE LA BAYERISCHE STAATSOPER DE MUNICH
Facebook Twitter
Contatto
redaction@wanderersite.com
Twitter : @WandererSite
Facebook : Page du Wanderer

15, rue Général-Dufour
1204 Genève
Tel: +41 22 508 59 09
Crediti
© 2025 Copyright Wanderer
Admin
fr French
nl Dutchen Englishfr Frenchde Germanel Greekit Italianja Japanesepl Polishru Russianes Spanishsv Swedish